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Questo metodo è stato presentato da Walter R. Evans ne “Control System Synthesis by Rott Locus Method”, sulla rivista ieeexplore.com.

Questo è un metodo per studiare nel piano complesso, l’effetto della reazione negativa sui poli del sistema in catena chiusa, a partire dalla conoscenza della Funzione di Trasferimento in catena aperta (dove è la fdt del sistema da controllare).
Noi tratteremo controllori proporzionali, con quindi .

Calcolando la funzione di trasferimento in anello aperto otteniamo:

In anello chiuso otteniamo invece:

Notiamo quindi che gli zeri del sistema non cambiano passando da anello aperto a chiuso, cambiano invece i poli.

Chiamiamo quindi equazione caratteristica e chiamiamo invece Luogo delle Radici l’insieme delle radici dell’equazione caratteristica al variare di .

Definiamo la seguente Condizione di Fase:

e definiamo la seguente Condizione di Modulo:

Utilizzo

Una volta trovato il polo che vogliamo ottenere, in base alle specifiche, per trovare il relativo valore di applichiamo la seguente formula:

Sistemi di Secondo Grado: relazione tra frequenza naturale e smorzamento e luogo delle radici

Data una Funzione di Trasferimento , con i poli , il seguente grafico rappresenta la posizione dei poli in relazione allo smorzamento e alla frequenza naturale :

  • se abbiamo smorzamento perfetto, senza oscillazioni
  • se abbiamo un sistema oscillante
  • se abbiamo un sistema sovrasmorzato, con quindi una risposta lenta.

Regole di Costruzione del Luogo delle Radici

Regola 1

Il numero di radici in catena chiusa è uguale al numero di poli della funzione in ciclo aperto, che è uguale al numero di Rami del luogo delle Radici.

Regola 2

Il luogo delle radici parte dai poli in ciclo aperto e arriva sugli zeri in ciclo aperto al finito o all’infinito.

Regola 3

Tutto l’asse reale appartiene al luogo delle radici.

Regola 4

Se appartengono al luogo delle radici tutti i punti che lasciano alla propria destra un numero dispari di singolarità.

Regola 5

Se appartengono al luogo delle radici tutti i punti che lasciano alla propria destra un numero pari di singolarità.

Regola 6

Il luogo delle radici è simmetrico rispetto all’asse reale.

Regola 7

Il luogo delle radici ha rami che non si sovrappongono mai, al massimo si incrociano in punti singolari detti poli multipli.

Regola 8

Gli asintoti dividono il piano complesso in parti equiangole e simmetriche rispetto all’asse reale.

Regola 9

Il centro degli asintoti è il baricentro delle singolarità e si calcola come segue:

Regola 10

L’angolo di partenza di un dato polo è la somma degli angoli del polo rispetto agli altri poli.

Poli Multipli

In un punto multiplo la radice multipla è soluzione di: , e nel caso di zeri e poli si verifica che:

Risolvendo questa equazione quindi otteniamo i poli multipli.