uni
Installare apache2 in Ubuntu.
Dopo l’installazione si avvia automaticamente il server.
systemctl status apache2Oppure andare a http://localhost/ che mostra la pagina in /var/www/html/index.html.
Funziona perché in
/etc/hostsc’è l’abbinamento127.0.0.1 localhost.
Apache può accettare e servire più richieste contemporaneamente.
Si può configurare il modello I/O da usare.
Per interagire con il server si usa il comando apache2ctl <comando>
- start
- stop
- restart
- status
- configtest
oppureservice apache2 <comando>: - start
- stop
- restart
- reload
entrambi privilegiati.
La directory principale è /etc/apache2, il file di configurazione principale è /etc/apache2/apache2.conf.
La configurazione si specifica attraverso delle direttive, eventualmente raggruppate da direttive contenitore.
# commento
Direttiva1 valore
Direttiva2 valore
<contenitore valore>
Direttiva3 valore
...
</contenitore> # fine contenitoreApache usa un sistema modulare: il file di configurazione globale recupera pezzi di configurazione da altri file usando la direttiva Include.
Ad esempio il file etc/apache2/ports.conf contiene le direttive per specificare le porte da usare.
I pezzi di configurazione si mettono in /etc/apache2/conf-available/.
I file vengono abilitati con:
# a2enconf <nome_file>
Il comando crea un soft link nella directory /etc/apache2/conf-enabled.
Il file di configurazione principale è impostato per includere tutto quello che trova in conf-enabled.
Bisogna riavviare il server per applicare una nuova configurazione.
Un file si disabilita con:
# a2disconf <nome_file>
I pezzi di configurazione che forniscono funzionalitĂ complesse sono detti moduli e si trovano in /etc/apche2/mods-available.
Si abilitano e disabilitano con:
# a2enmod <nome_file>
# a2dismod <nome_file>
Un modulo abilitato ha un soft link in mods-enabled.